Ti racconto
la mia storia

Le mie radici creative? Fin da bambina.

Se c’è una cosa che ho capito, è che quello che viviamo da piccoli ci segna per sempre. Io a tre anni già adoravo disegnare. Non era solo un gioco: colorare, creare cornicette sui quaderni delle elementari, immaginare mondi sui fogli bianchi… era la mia vita. E quelle sensazioni, il profumo della carta, il suono della matita, i colori che prendevano forma, mi accompagnano ancora oggi.

Dopo il liceo artistico, ho iniziato a sperimentare con Photoshop da autodidatta. Non c’era tutorial che non provassi! Poi ho scelto un Master in Grafica Pubblicitaria. Qui ho capito il potere della Psicologia della Comunicazione: la materia che mi ha fatto brillare gli occhi sin dal primo giorno.

Nel frattempo, sono entrata nel mondo del lavoro, e non uno qualunque. Ho iniziato in una piccola tipografia di paese. Potrebbe suonare strano, ma quella è stata una delle esperienze più formative della mia vita. Ho imparato tutto: dagli stili di stampa più semplici a quelli più complessi, fino a trasformare ogni dettaglio in una risorsa preziosa per il mio futuro.

Tre anni dopo, è arrivata la chiamata da un’agenzia di comunicazione. Qui, il mio mondo si è allargato: social media, web, pubblicità. Ogni pezzo del puzzle prendeva forma, e capivo esattamente perché la comunicazione mi avesse sempre affascinato così tanto.

Ma, come spesso accade, la vita ti mette alla prova. Dopo qualche anno, ho affrontato una crisi personale e professionale. Mi sentivo intrappolata, limitata. Alla fine, ho preso una decisione dura ma necessaria: licenziarmi e lasciare un contratto a tempo indeterminato.

Dopo una breve pausa per ricaricarmi, ho fatto quello che sapevo fare meglio: mi sono rimessa in gioco nel mondo della grafica e della stampa. Se dovessi raccontarlo in un libro, questo capitolo si chiamerebbe “La svolta”. Sono ripartita da zero, ma con più coraggio e passione di prima.

Questa fase mi ha insegnato a prendere in mano il mio destino: a gestire ogni progetto con responsabilità, a mantenere la parola data e a sviluppare anche competenze commerciali. Ho imparato a gestire clienti e fornitori in autonomia, senza mai abbandonare la mia creatività.

“Nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità.”
Albert Einstein

Questa frase è diventata il mio mantra. L’ho vissuta in prima persona.

Dopo anni di alti e bassi, mi sono fatta una domanda: continuare a lavorare come dipendente o osare davvero? La risposta l’ho trovata nel mettermi in gioco, perché solo così ho potuto mostrare al mondo quello che sono davvero capace di fare.

Nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità.

ALBERT EINSTEIN

La mia storia? Fin da subito fuori dagli schemi.

Sin dall’inizio, ho capito che seguire le “regole” non faceva per me. Se avessi voluto davvero esprimere il mio potenziale e valorizzare il lavoro che amavo, dovevo andare controcorrente.

Non mi bastava lavorare dietro le quinte. Volevo che i miei progetti parlassero per me. Volevo che il mio nome fosse lì, in bella vista, a firmare le mie creazioni!

Così, a gennaio 2021, ho fatto il salto. Ho deciso di buttarmi in quella che, per molti, sembra una sfida impossibile: diventare una libera professionista. O, come si dice oggi, una freelance.

E sai una cosa? È stata una delle decisioni più soddisfacenti della mia vita. Da allora, sono riuscita a:

  • Aprire il mio studio, uno spazio tutto mio dove dare forma alle idee;
  • Aiutare aziende e attività di ogni tipo a costruire una base clienti solida e duratura;
  • Creare un team di collaboratori in remote working, sparsi in tutta Italia;
  • Entrare in contatto con una rete di persone altrettanto creative, con la mia stessa visione, sia umana che professionale.

Ho creato connessioni con: